“L’equilibrio
è la chiave del successo!”
Grasso è sinonimo di sovrappeso e
siamo nell’era delle super bellezze “pin – up” curatissime, rifatte e quasi
innaturali.
Oggi ospite di crotonizzati
la dottoressa Valeria Crea, tecnologa alimentare,
che ci dispenserà consigli utili ed importanti inerenti a salute e bellezza. La
dottoressa ha collaborazioni importanti nel suo settore, scrivendo su riviste
nazionali e specializzate tra cui “Più Sani più Belli”, oppure ha cooperazioni con
siti internet di rilievo come “Dioni Dream” e “Roba di Donne”, collaborando
inoltre con l’Unione Nazionale Consumatori per la Sicurezza Alimentare.
Che ruolo svolge esattamente il tecnologo
alimentare?
Mi piace paragonarlo
ad un gelataio, poiché ha a che fare con molti gusti: dalla botanica alla
parassitologia, dall’entomologia ai processi unitari di produzione alimentare o
alla microbiologia.
Praticamente, usando
poche parole, è un consulente e dispensa consigli su qualità, igiene,
sicurezza, pratiche HACCP (per le attività) e miglioramenti e nuove
formulazioni alimentari.
Partiamo in quarta ed arriviamo subito al sodo,
parliamo di grassi?
Clinicamente sono
chiamati lipidi e sono molecole che non si diluiscono nell’acqua (es. olio nell’acqua).
Formano le emulsioni e
sono contenuti nei nostri cibi in maniera naturale ed appartengono alla
categoria dei “macronutrienti” insieme a proteine e carboidrati.
I grassi comunque
rimangono riserve energetiche per il nostro organismo, solo se consumati in
eccesso diventano accumuli adiposi, andando a formare effetti antiestetici come
la pancia, la cellulite o la classica buccia d’arancia. Devono essere quindi
consumati con moderazione poiché regolano i processi metabolici e fisiologici.
Tutti i componenti
devono essere racchiusi nelle due grandi categorie, macro e micro nutrienti;
bisogna alimentarsi mangiando di tutto un po’, con moderazione ovviamente, senza
farsi mai mancare acqua, frutta e verdura. Gestendo in modo equilibrato
carboidrati e proteine.
Si può dimagrire mangiando?
E’ il mio motto,
assolutamente si! Cinque pasti al
giorno, poco e spesso, in modo da attivare il nostro metabolismo e livellando
cosi i picchi glicemici, come potrebbe portare la fame nervosa.
Quanto conta la quantità degli alimenti nei
pasti?
Tanto, anzi tantissimo!
Ma dobbiamo scindere un po’ le cose e chiarire dei concetti fondamentali: il discorso
cambia nettamente quando mangiamo le verdure che possiamo assumere a volontà,
mentre la frutta è piena di zuccheri, tutto sta insomma nel sapere equilibrare
le cose.
Ci sono dei cibi che possono alterare
negativamente il nostro organismo?
Si, i cosiddetti “Junk
Food”. Ovvero quelli che troviamo nei
fast food (McDonald’ s, Burger King ecc ecc ) ricchi di grassi saturi ed
idrogenati. Questi possono predisporre a patologie come l’obesità, tumori e
malattie cardiovascolari.
In una corretta alimentazione che grado di
importanza ricopre l’acqua?
“L’acqua elimina l’acqua”
ed è un processo fondamentale per il nostro organismo, lo purifica ed elimina
le tossine. E’ vitale e, con una corretta idratazione, i nostri tessuti saranno
sempre alimentati in modo valido
mantenendo la pelle costantemente idratata e turgida.
Ci sono degli alimenti che mantengono vitale la
pelle?
Si certo: la papaya, l’uva,
l’aloe vera, il pomodoro, la carota e la pera. Una dieta variegata o/e
equilibrata è improntata sulla dieta mediterranea, consentendo di mantenere
giovani i nostri tessuti.
Gli alimenti sopra
indicati favoriscono il famigerato effetto “anti-age”.
Cosa diresti a chi assume integratori
alimentari o farmaci per dimagrire?
Non li condanno a
prescindere poiché l’alimentazione può aiutare fino ad un certo punto il
dimagrimento, questo però di base è uno stimolo psicologico forte che permette
di toccare tangibilmente i risultati da raggiungere.
Si certo che ho
provato, ho studiato a fondo lo yogurt.
Dopo la laurea
magistrale ho comprato una yogurtiera ed i fermenti per yogurt in farmacia, ho
letto le ricette per la preparazione su internet ed ho studiato la metodologia
esatta, mettendo in atto questa formulazione e testando l’ effetto.
Considerando che uno
yogurt necessita di una fermentazione di sette o otto ore, il risultato era alquanto
variabile: a volte era troppo liquido, poi troppo sieroso e delle volte troppo
acido.
Dopo queste prove ho
comunque sperimentato diverse miscele di
fermenti, eseguendo vari tentativi in cui la composizione migliorava a livello
nutrizionale e di texture, ma ancora mancava qualcosa.
Cosi ho trovato l’addensante
(nelle bustine di fibresse) che mi ha aiutato a completare il processo poiché conteneva
l’effetto “prebiotico”.
Il mio yogurt fatto in
casa veniva meglio di tutti quelli sponsorizzati in tv.
Ringraziamo la dottoressa per i consigli utili forniti, dandole appuntamento alla prossima intervista
.
Inoltre potrete seguire la dottoressa Crea su :
http://www.dionidream.com/ e http://www.robadadonne.it/
Ringraziamo la dottoressa per i consigli utili forniti, dandole appuntamento alla prossima intervista
.
Inoltre potrete seguire la dottoressa Crea su :
http://www.dionidream.com/ e http://www.robadadonne.it/
Massimo Houston
Intervista a Max Mungari:
Studio recording,
musicista, arrangiatore.
“La verità è che la Musica la ami
cosi tanto, che ti fa dimenticare tutte le ore della tua vita passate a
capirla…senza mai trovare quello che cerchi!!!
Ha il suo fascino e, a me va
bene cosi: vaffanculo!”
Max Mungari, grande
talento crotonese nel campo musicale, si racconta e mette a nudo le proprie
emozioni e le proprie aspirazioni, raccontandoci uno spaccato della sua vita.
Cosa ne pensi della musica di oggi?
Credo che ci sia,
purtroppo, un appiattimento generale dovuto alla vita frenetica che conduciamo.
Lo dico sempre : “la
musica va pensata” ovvero richiede del tempo e dei ritmi specifici per poterla
realizzare. Questo appiattimento ci porta inevitabilmente ad un ritorno alle
radici, ascoltiamo musica datata o comunque brani che rimembrano il passato,
che ci aiuta poi a ricordare.
Il tuo lavoro si svolge prettamente a Crotone,
oppure i tuoi orizzonti sono più ampi?
Sto lavorando in tutta
Italia, ultimamente molto nella zona di Catanzaro.
Sono in fase di
progettazione con due brani prossimi alle selezioni di Sanremo, di cui uno in
collaborazione con l’interprete Lidia Fusaro. Ultimamente poi, ho collaborato
alla pubblicazione di quattro dischi (a breve vendibili su I-Tunes) di Rita
Federico, degli Sparks Around e dei Lost Reality.
Sono anni che ti occupi di musica: ti senti un
pò “responsabile” del lancio di diverse carriere artistiche?
Modestamente un po’
si! Anche perché ho saputo trasmettere la mia esperienza in questo settore.
Pensa che ho
cominciato a lavorare come fonico per Sergio Cammariere, all’epoca non molto
noto, che mi ha permesso di partire con lui in tour. Da questa “avventura”
ovviamente ho imparato molto, proprio perché ho avuto la possibilità di
interagire con veri professionisti.
Se vuoi una risposta
nello specifico, ho lavorato con artisti del calibro di: Marta Rossi, Chiara
Ranieri, Sparks Around e Mario Nunziante, traete voi le conclusioni.
Pensi che le figure professionali che ricopri
siano evolute nel tempo?
Non esiste più la
figura del fonico di studio che preme il tasto record, ma esistono altri ruoli:
quello del produttore, dell’arrangiatore e del musicista.
Il mio strumento per
esempio è la chitarra, però mi cimento a suonarne altri, e questo mi è servito
tanto per il ruolo specifico dell’arrangiatore.
Nello specifico, che ruolo è quello
dell’arrangiatore?
Pensate ad un vestito
fatto su misura, lo immagino cosi questo ruolo.
Ha il compito
specifico infatti, di vestire il brano proprio come se si vestisse una persona.
Se volessimo usare un
altro aforisma lo descriverei come un bel quadro con i colori giusti, dipende
poi come il quadro viene consegnato al pittore.
Sono orgoglioso di
poter dire che ho avuto la fortuna di incontrarlo senza raccomandazioni.
Lui mi ha notato in un
video clip e poi ci siamo incontrati alle selezioni di “We Will Rock You”,
pensate che mi ha scritto addirittura una lettera, di cui il contenuto è
privatissimo; ho anche ricevuto l’invito da parte loro a partecipare al
quarantennale della nascita dei Queen al PalaPanini di Modena.
Questo incontro mi ha
cambiato letteralmente la vita e, mi ha dato la forza di proseguire nell’ambito
musicale.
Una dolce “akita”, l’insegnante di canto - nonché
tua consorte - Paola Cortese, ci ha confidato che hai lo stesso tatuaggio del
cantante italiano Nek… lo consideri un tuo idolo?
Certo, l’ho cercato e
contattato mille volte, poi ho provato ad offrirgli dei miei brani e penso che
abbia preso in considerazione uno di esso.
Comunque l’ho
incontrato a Modena e mi ha detto che un giorno mi farà un grande regalo.
Anche se il mio primo
riferimento musicale sono gli U2, sono un fan sfegatato! Il mio grande sogno è
quello di suonare anche un solo istante con loro e provare emozioni bellissime,
perché è grazie a questa band che mi sono innamorato della musica.
Marta è la cugina di
mia moglie e l’ho vista crescere e già da piccola aveva molte ambizioni: è un
grande talento.
Si è data sempre da
fare fino ad arrivare a traguardi importanti come il talent “Amici di Maria De
Filippi” o svariati musical di rilievo nazionale come “Peter pan”, “Biancaneve”o
“We will rock you”.
Attualmente stiamo
lavorando insieme per l’uscita del suo secondo disco che conterrà davvero
importanti collaborazioni, vi anticipo solo dei nomi: Bennato e Brian May … e
non aggiungo altro.
Per concludere, vuoi aggiungere altro?
Sto cercando di
trovare la mia strada e a trentasette anni cerco ancora il successo, ma visto con
occhi diversi cercando contesti più maturi.
Sforno tanti progetti
musicali e li curo come se “dipingessi tantissime tele”, cercando di essere
ricordato per i colori e le varie sfumature.
Ringraziamo Max per la
gentile collaborazione e la disponibilità dimostrata, vogliamo concludere
questa intervista citando un suo stato di facebook: “Eh certo, come smentirsi!!! E’ sabato sera e noi siamo ancora qua con
la musica che scorre inarrestabile … Si è stanchi, ma non è mai lei a stancarti…”
Massimo Houston
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INTERVISTA A FLORIANA MUNGARI :
“Con la musica , raggiungo l’apice della felicità “
Ad un anno
dall’uscita del suo ep “CASOMAI”
Floriana, voce giovane di Crotone, ci parla della sua musica , della sua vita e delle sue emozioni in esclusiva per noi di “Crotonizzati”
Che cosa ti ha spinto a fare musica ?
Da piccola mi chiudevo sempre nella mia camera a cantare poi, grazie a mio padre che mi ha spronato profondamente, ho deciso di andare avanti in questo campo.
Cosa cantavi ?
Il mio repertorio variava da “Whitney Houston” a “Giorgia”, mi piaceva infatti ascoltare musica “da grandi”.
Floriana, voce giovane di Crotone, ci parla della sua musica , della sua vita e delle sue emozioni in esclusiva per noi di “Crotonizzati”
Che cosa ti ha spinto a fare musica ?
Da piccola mi chiudevo sempre nella mia camera a cantare poi, grazie a mio padre che mi ha spronato profondamente, ho deciso di andare avanti in questo campo.
Cosa cantavi ?
Il mio repertorio variava da “Whitney Houston” a “Giorgia”, mi piaceva infatti ascoltare musica “da grandi”.
Ma se dovessi dare un titolo alla
canzone che mi ha spronata di più, direi sicuramente “Raso” della grande Mina
Anna Mazzini, conosciuta ai più semplicemente come Mina ; brano non molto
conosciuto al grande pubblico , però cantando questo pezzo , ho capito che
volevo fare la cantante
Prendi ispirazione da qualcuno?
Mi ispiro e ammiro molto la cantante “Dulce Pontes”: lei non solo ha il dono della naturalezza, ma usa la voce come fosse uno strumento arricchendola con diverse sfumature .
Come detto precedentemente è uscito da un anno il tuo ep “CASOMAI” , disco che contiene sei brani , dacci la tua opinione a riguardo…
Sono sei brani orecchiabili e molti dei miei fan si immedesimano nelle storie dei testi da me cantati.
Prendi ispirazione da qualcuno?
Mi ispiro e ammiro molto la cantante “Dulce Pontes”: lei non solo ha il dono della naturalezza, ma usa la voce come fosse uno strumento arricchendola con diverse sfumature .
Come detto precedentemente è uscito da un anno il tuo ep “CASOMAI” , disco che contiene sei brani , dacci la tua opinione a riguardo…
Sono sei brani orecchiabili e molti dei miei fan si immedesimano nelle storie dei testi da me cantati.
In fin dei conti il resoconto è positivo
e fortunatamente nella mia città mi hanno spalancato le porte, nonostante il
settore non sia facile.
Per quanto riguarda
il disco appena citato, preferisci qualche brano?
Si, il mio pezzo preferito del disco è: “Quattro
passi “
Qui a Crotone sei
stimata e apprezzata da molti e, con la band “Just Friend“ solitamente riempite
piazze e locali.
Detto questo, attualmente
ti senti realizzata , sei felice ?
Si sono felice anche se so che sono ancora a metà strada e, il percorso è molto lungo e tortuoso.
Si sono felice anche se so che sono ancora a metà strada e, il percorso è molto lungo e tortuoso.
Ma fondamentalmente faccio uno dei
mestieri più belli del mondo quindi sono consapevole che bisogna lavorare sodo.
Ringraziamo e salutiamo Floriana Mungari
per la disponibilità dimostrata, dando appuntamento ai nostri lettori alla
prossima intervista.
Massimo Houston
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