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mercoledì 24 ottobre 2012

Alzheimer, Arrighi: non lasciare sole le famiglie


Nonostante i progressivi tagli erariali ed i limiti del meccanismo del patto di stabilità che, di fatto, legano le mani ai piccoli comuni, soprattutto al Sud ed in Calabria, l’attenzione alle fasce più deboli ed alla terza età resta priorità culturale e d’azione dell’Amministrazione. Rispetto allapatologia dell’Alzheimer in particolare, nel quadro generale di tagli nella sanità, serve un impegno maggiore da parte di tutti, istituzioni in primis, per informare e stare vicini alle famiglie. A ribadirlo è stato il sindaco di Strongoli Luigi Arrighi, intervenendo all’evento-dibattito dal titolo “La malattia dell'Alzheimer e la gestione del paziente anziano con demenza”, ospitato nei giorni scorsi presso il Salone del Museo Civico in Corso B. Miraglia.
La tappa di Strongoli è servita all’Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà (Anteas) per continuare ad informare le comunità del territorio sullo sviluppo e l’assistenza verso i pazienti affetti da questa malattia. Questi incontri – ha spiegato il Presidente dell’Anteas Cataldo Nigro – servono anzi tutto per stare vicini alle famiglie ed avviare un percorso di dialogo in tutta la Provincia di Crotone. Un messaggio diretto principalmente agli anziani, ma del quale – è stato aggiunto – devono saper farsi portatori anche i giovani. – All’incontro, molto partecipato, hanno preso parte anche il segretario generale della Federazione pensionati Cisl, Franco Russo; il segretario generale della Federazione dei lavoratori pubblici e dei servizi (FPS) della Cisl di Crotone, Pino De Tursi e la dottoressa Graziella Mangone ricercatrice all’ ospedale Germaneto di Catanzaro.
Nel ringraziare il Presidente e lo staff dell’Anteas, il Primo Cittadino ha ribadito l’importanza dell’argomento scelto come oggetto di confronto sociale. Con l’allungarsi della vita media – ha aggiunto – l’Alzheimer si sta sviluppando maggiormente. Da medico prim’ancora che da amministratore – ha continuato – capisco che questo è un problema sociale. Negli ospedali i fondi che servivano per questi ammalati vengono tagliati ogni giorno. Per quel che potevamo fare, come amministrazione abbiamo cercato di ampliare l’assistenza domiciliare per gli anziani. Spesso, tuttavia, mancano le risorse primarie. I tagli erariali legano le mani a molti sindaci e comuni del Sud, ipotecando l’erogazione stessa dei servizi fondamentali. Ecco perché – ha concluso Arrighi – rispetto alle famiglie che vivono questo disagio occorre aumentare il livello di attenzione e di impegno sociali ed istituzionali. È nostro dovere non lasciarle sole.
Diversi gli interventi. – I rappresentanti dei sindacati hanno puntato il loro intervento sull’importanza delle leggi, del volontariato e della formazione per assistenti domiciliari. La nostra federazione ha promosso anche azioni di ordine giuridico – ha ricordato Franco Russo citando un pronunciamento della Cassazione in base al quale i malati di Alzheimer devono avere un ricovero in strutture a lunga decenza in maniera completamente gratuita. – Di vero e proprio dramma sociale ha parlato Pino De Tursi, mentre Graziella Mangone ha sottolineato l’importanza della la diagnosi precoce per contenere i sintomi della malattia.

(Fonte: cn24)

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