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mercoledì 7 novembre 2012

Arrestato dai carabinieri il terzo complice della rapina alla ditta Romano


Giuseppe Ciampà, 43enne di Crotone, è stato arrestato all'alba di oggi dai carabinieri della Compagnia di Crotone con l'accusa di aver preso parte alla rapina a mano armata compiuta lo scorso 3 ottobre ai danni del portavalori della ditta Romano che ha fruttato un bottino di 23 mila euro.
Arrestato dai carabinieri anche il terzo complice della rapina compiuta lo scorso 3 ottobre ai danni di un portavalori della ditta di autotrasporti Romano. Si tratta di Giuseppe Ciampà, crotonese di 43 anni, nei cui confronti i carabinieri della compagnia di Crotone hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari Franco Russo Guarro sui richiesta della Procura della Repubblica di Crotone con le accuse di concorso in rapina a mano armata e lesioni personali aggravate, ma anche di ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, contraffazione di altri pubblici sigilli.

Per la stessa vicenda erano già finiti in manette lo scorso 8 ottobre Rosario Ierardi, crotonese di 43 anni, e Mabrouk Akermi, tunisino di 26 anni, autore materiale della rapina ai danni del dipendente della ditta Romano al quale aveva sottratto un borsello con 23 mila euro dopo averlo selvaggiamente percosso e allontanatosi subito dopo a bordo dell'auto guidata da Ierardi. Il tunisino, peraltro, lo scorso 27 ottobre è riuscito ad evadere dal carcere di Crotone nel quale si trovava rinchiuso ed è tuttora uccel di bosco.

Tutta la sequenza della rapina è stata ricostruita dai carabinieri grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza disseminate lungo il tragitto compiuto dai rapinatori e che hanno permesso di individuare la partecipazione al colpo di un'altra autovettura, una Ford di colore scuro, che sembrava partecipare a tutte le operazioni preparatorie e successivamente anche alla fuga dal luogo del delitto. In seguito, i militari sono riusciti ad identificare nel Ciampà l’autista della Ford Focus, risultata di sua proprietà ed a seguito di perquisizione presso la sua abitazione hanno rinvenuto numerosi ed ulteriori elementi comprovanti la sua diretta partecipazione alla rapina. E' stato infatti possibile accertare che Ciampà il giorno della rapina ha acquistato, sotto falso nome ed esibendo un documento di identità contraffatto ma riportante la sua effige fotografica, tre schede telefoniche successivamente distribuite ai due sodali, con l’intento di rendere sicure le successive comunicazioni telefoniche.

(Il Crotonese)
 

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