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giovedì 8 novembre 2012

Maxisequestro di vino e pomodoro falsi "Made in Italy" provenienti dalla Cina


C'era scritto 'made in Italy' ma provenivano, in realtà, dalla Cina 3.100 tonnellate di vino e 4,5 tonnellate di doppio concentrato di pomodoro sequestrati dal Nucleo antifrodi del Comando carabinieri politiche agricole e alimentari. Contestate oltre 700 mila euro di sanzioni in materia di tracciabilità e di indebita evocazione di "marchi di qualità".
Sequestrati beni per oltre 350.000 euro equivalenti a finanziamenti comunitari illecitamente percepiti nel comparto ortofrutta. Nel mirino dei Nac, che hanno svolto controlli straordinari sulla campagna di vinificazione 2012 e sulla "tracciabilità" dei prodotti agroalimentari in genere, soprattutto l'osservanza delle norme sulla etichettatura dei prodotti con marchi di qualità, Dop, Igp, Stg e biologico.
In particolare i Nuclei antifrodi Carabinieri di Roma, Parma e Salerno hanno operato su tutto il territorio nazionale in collaborazione con l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, effettuando controlli su 173 imprese. Oltre 3.100 tonnellate di vino, in parte ancora allo stato di mosto, era stato dichiarato come Doc/Dicg, ma in realtà non era mai stato registrato sui documenti contabili di cantina essendo destinato alla commercializzazione "in nero".
In provincia di Bari e Benevento, in situazioni analoghe, sono state contestate oltre 700.000,00 euro di sanzioni. In provincia di Napoli sono stati sottoposti a sequestro 4,5 tonnellate di doppio concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina che, dopo essere stato sottoposto ad alcuni procedimenti di lavorazione in Italia, era stato fittiziamente e illegalmente commercializzato come "Made in Italy".
Per la tutela del marchio si è poi attivata anche la cooperazione internazionale di polizia, individuando 'wine kit' e vari prodotti alimentari con espliciti o indiretti richiami all'Italia pur provenendo dall'estero: menzione di regioni italiane, impiego del tricolore, rappresentazione dello "stivale", appellativo del prodotto con evidenti assonanze rispetto all'originale. I Nac fanno appello ad operatori e consumatori affinché segnalino ogni abuso ai carabinieri, anche attraverso il numero verde 800 020320.

(Il Crotonese)

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