Si torna con Catanzaro. Dopo venti anni la Provincia di Crotone vIene cancellata per decreto legge e rientra a far parte della provincia madre da cui si era staccate nel 1992. Lo determina il decreto di riordino delle province approvato questa mattina dal Consiglio dei Ministri.

"Un decreto che è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review": lo ha riferito il ministro per la Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi a Palazzo Chigi dopo l'approvazione del provvedimento. "Da gennaio e coerentemente con la governance, verranno meno le giunte provinciali e nella fase di transizione sarà possibile per il presidente delegare non più di tre consiglieri. Questo fino a quando il sistema non andrà aregime nel 2014", ha aggiunto il ministro che però si è guardato bene dal dire quanto sarà il risparmio per lo stato con la cancellazione delle Province.
La riforma sarà attiva a partire dal 2014; a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici. Sempre dal 1° gennaio 2014 diventeranno operative le città metropolitane, che sostituiscono le province nei maggiori poli urbani del Paese.
"Per assicurare l’effettività del riordino posto in essere - si legge nella nota stampa del Consiglio dei Ministri -, senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il Governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall’eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta. Resta fermo il divieto di cumulo di emolumenti per le cariche presso gli organi comunali e provinciali. Resta altresì ferma l’abolizione degli Assessorati. Infine gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo". Il decreto dovrà essere approvato in Parlamento.
(Il Crotonese)
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