
Si tratta di strumenti e mobili acquistati dall’ente perché resisi necessari a garantire l’accesso all’istruzione di un bambino diversamente abile. Senza questo particolare tipo di arredamento richiesto dalla famiglia – fanno sapere gli uffici interessati – il piccolo alunno non avrebbe potuto frequentare regolarmente insieme ai suoi coetanei. Dopo attenta analisi, finalizzata ad accertare le disagiate condizioni in cui versa il bambino, gli uffici hanno quindi accolto la richiesta facendosi carico dell’acquisto degli arredi scolastici richiesti. Una bella pagina di attenzione al sociale e di burocrazia amica e vicina alle esigenze della cittadinanza – chiosa Arrighi – della quale l’istituzione e la comunità possono indubbiamente andare fieri.
(cn249
0 commenti:
Posta un commento