Manca ormai pochissimo al decreto legge che il Governo vaglierà a inizio novembre nel primo Consiglio dei Ministri utile, relativamente al taglio delle province italiane: quelle che hanno meno di 350mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati dovranno essere accorpate ad alcune più grandi e vicine. Considerando solo le Regioni a Statuto ordinario, le Province scenderanno da 86 a 50, comprese le dieci città metropolitane (tra cui c’è Reggio Calabria) la cui Provincia sparirà automaticamente. Quelle tagliate saranno trentasei. Secondo l’ultima bozza della mappa, per quanto riguarda la Calabria, la provincia di Crotone sarà accorpata a quella di Cosenza, mentre Vibo sarà accorpata a Catanzaro, e rimarranno così solo due province in tutta la Regione.
Paradossale quanto accadrà in Umbria, Molise e Basilicata, con una sola Provincia per tutto il territorio Regionale, quindi due enti sullo stesso identico territorio (che senso ha?).
Anche in Abruzzo, come in Calabria, rimarranno solo 2 province, così come in Liguria. Saranno tre, invece, in Piemonte. Sei in Lombardia, 4 in Veneto e in Emilia Romagna, 3 nelle Marche e in Toscana, due nel Lazio, tre in Campania e in Puglia
(Fonte: www.strettoweb.com)
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